Enoxaparina più efficace della Eparina non-frazionata nei pazienti con infarto miocardico sottoposti a PCI dopo fibrinolisi


L’Enoxaparina ( Lovenox/Clexane ) è più efficace dell’Eparina non-frazionata nella prevenzione della formazione di trombi nei pazienti con infarto miocardico, sottoposti a PCI ( intervento coronarico percutaneo ) dopo terapia fibrinolitica.

Queste le conclusioni dell’analisi di un sottogruppo di pazienti arruolati nello studio PCI ExTRACT-TIMI 25 ( Enoxaparin and Thrombosis Reperfusion for Acute Myocardial Infarction Treatment ).

Lo studio PCI ExTRACT ha arruolato 20.479 pazienti nel periodo 2002-2005.
I pazienti sono stati trattati con terapia fibrinolitica, e con Enoxaparina oppure con Eparina non frazionata.
Un totale di 4.676 pazienti, dopo la terapia fibrinolitica, sono stati sottoposti ad intervento PCI.

Tra i pazienti trattati con Enoxaparina, l’incidenza di infarto miocardico ricorrente o di morte a 30 giorni è stata del 10.7% contro il 13.8% tra i pazienti ai quali è stata somministrata l’Eparina non frazionata.
Questo riflette una riduzione del rischio relativo del 23%.

Inoltre, è stato osservato un numero inferiore di ictus a 30 giorni tra i pazienti trattati con Enoxaparina ( 0.3% versus 0.9%; p = 0.006 ).

Non ci sono state differenze significative nell’incidenza di sanguinamento, tra cui emorragia intracranica. ( Xagena2006 )

Cardio2006 Farma2006



Indietro

Altri articoli